i nostri vini

Il vino è la poesia della terra e la consolazione dell'uomo.

(Luigi Veronelli)
E noi, come romantici e testardi poeti, potiamo, sfrondiamo e diserbiamo a mano. Per produrre vini che esprimano, nella struttura e nei profumi, tutte le caratteristiche del territorio da cui provengono.

Eretico Giallo

Da uve Pigato in purezza, vinificato sulle bucce senza lieviti aggiunti, l’Eretico Giallo Valleponci è un bianco equilibrato, di buona struttura, testardamente legato al proprio territorio. Ha colore giallo dorato intenso e profondi profumi di frutta bianca, macchia mediterranea, spezie e sentori minerali che diventano via via più intensi con l’affinamento in bottiglia. Il gusto sapido, morbido e avvolgente, persiste sul palato con una evidente traccia di calore sul finale.

Gradazione alcolica: 13,0% circa

Temperatura di servizio: mai meno di 10°C


Granaccia

Colore rosso rubino brillante, con riflessi granata che si fanno più scuri con l’età. Al naso si caratterizza con una predominante balsamica tipica del vitigno (eucalipto, canfora e timo), seguita da profumi di piccoli frutti rossi e da sentori di liquirizia e mandorlo in fiore. Discretamente tannico, equilibrato e persistente, lascia sul palato una piacevole nota speziata. È un rosso ben strutturato, che si può bere già a un anno dall’imbottigliamento, ma che dà il suo meglio dopo almeno 3 anni.

Gradazione alcolica: 13,5% circa

temperatura di servizio: 16/18°C


I vigneti

  • Località: Valle Ponci, nell’immediato entroterra di Finale Ligure.
  • Altitudine: circa 200 metri sul livello del mare.
  • Terreno: argilloso, minerale.
  • Lavorazioni: manuali, senza utilizzo di diserbanti e concimi chimici.
  • Vitigni: solo vitigni autoctoni (Pigato e Granaccia).
  • Superficie vitata: 1,78 ettari.
  • Anno di impianto: 2001 e 2002.
  • Tipo di potatura: cordone speronato e guyot.
  • Raccolta: manuale, in cassette da 20 kg.

La vinificazione

I vini Valleponci, sia il rosso sia il bianco, sono sempre, tradizionalmente, vinificati “in rosso”: 

  • Nessuna aggiunta di lieviti selezionati.
  • Utilizzo limitato di solfiti (sempre al di sotto dei livelli consentiti nei vini biologici).
  • Lunga macerazione pellicolare a temperatura costante.
  • Fermentazione in vasche d’acciaio refrigerate.
  • Continui rimontaggi della massa.
  • Micro-ossigenazione controllata elettronicamente.
  • Fermentazione mallolattica completamente svolta.

Dicono di noi

Un articolo apparso su La Stampa, scritto da Paolo Massobrio, giornalista esperto di enogastronomia, già curatore con Marco Galli delle autorevoli guide "il Golosario".